Io tutto, io niente, io stronzo, io ubriacone, io poeta, io buffone, io anarchico, io fascista, io ricco, io senza soldi, io radicale, io diverso ed io uguale, negro, ebreo, comunista!

Alfano è uno dei peggiori Ministri dell’Interno della storia della Repubblica. E questo già dice molto, in un Paese che ebbe, come Ministro dell’Interno, Antonio Gava.

Dal caso Shalabayeva in poi, si è mostrato insipiente, ignorante, piegato, anzi prono, ai poteri forti (ed anche a quelli deboli, per dire come sta messo).

Ciò per dire che la boutade (o boutanade?) di ieri sulla trascrizione dei matrimoni omosessuali all’estero la dice lunga sull’uomo e sulla sua pochezza.

Ma non è di Alfano, e della sua pochezza che intendo parlare, perchè di questo (ma anche di altri aspetti altrettanto stringenti) parla, meglio di me la ‘povna nel suo post odierno

Non mi impprta neppure molto l’opinione, al solito retrograda, di ampia parte del clero. Tutti gli attori sulla scena, si stan comportando da par loro.

Quel che mi indigna, è l’assenza di voci da parte degli ‘azionisti’ del clero medesimo. C’est à dire i molti, moltissimi cattolici residenti in Italia.

Loro non lo sanno, e pure lo sapessero, se ne catafotterebbero, probabilmente, ma io, per la loro libertà di culto, sarei disposta a morire. Perchè ritengo libero e legittimo il loro sentire. E troverei un’atrocità, se fosse impedito loro di esprimere un’opinione, o professare un credo. Benchè io, per lo più, sia in contrasto con le prime, e non pratichi da tempo il secondo.

Trovo però che non vi sia reciprocità, tra noi. Perchè per le mie opinioni, i, molti, cattolici sin qui incontrati non è che mi sian parsi granché disposti ad immolarsi. A criticare, senza riserve, per carità, sì. Ma ad immolarsi, molto meno.

Nella mia laicità, ho parecchie convinzioni. Ma siccome non tento di imporle a nessuno, al limite posso solo apparire un po’ pesante. O ledere il sistema nervoso dell’Uomo, che purtuttavia differendo da me politicamente, su certe nodali questioni che regolano il flusso dell’esistenza, concorda senza distinguo.

La sensazione, è che il mondo cattolico imponga il suo pensiero anche a chi con quel pensiero non concorda, col beneplacito dei propri fedeli.

Facciamo a capirci. Se ritieni di seguire una certa dottrina, mi pare pacifico che ne rispetti i dogmi. Ci mancherebbe pure. Ma se io non la seguo, per quale recondita ragione dovrei seguire quei dogmi? Seguirò le mie, di convinzioni, e buonanotte ai suonatori.

Se una coppia omosessuale tentasse di sposarsi in Chiesa, avrei delle, serie, perplessità anch’io. Mica posso obbligare il Papa e tutti quanti i Cardinali a cambiare idea. Forse è vagamente più logico che sia tu, ad uscire dal gregge delle pecorelle. D’altronde, par chiaro che non ti vogliono.

Nel mio testamento biologico (quello depositato) è chiaramente scritto che, nel caso in cui dovesse rendersi necessario abbreviare le mie sofferenze, il funerale sia rigorosamente civile. Perché scientemente ho scelto di uscire dalla porta, e non voglio esser fatta rientrare dalla finestra. Non l’ho fatto da viva, si rispetti il mio desiderio di non farlo da defunta.

La Chiesa ha delle regole. Chiare e definite. Da secoli. Per me se le può pure tenere. E sono disposta a lottare per la libertà dei cattolici nel tenersele. Ma non sono disposta a pedalare in nome di una bicicletta non mia.

Un omosessuale che si sposa non toglie nulla ad un cattolico. Che, nella sua purezza, omosessuale non sarà. E se lo è, se la aggiusti con la sua coscienza.

Un cattolico non fruirà di inseminazioni artificiali ed altre fantasiose diavolerie. Si riprodurrà alla vecchia maniera. E pure in abbondanza.

Ma non secchi quanti desiderano un figlio non potendo. E in questo non potere rientra la sterilità, come l’appartenere allo stesso sesso. O l’esser single, ma purtuttavia desiderosi di un figlio. Non gli piacciono le nuove famiglie? Legittimo. E’ un’opinione. Che vale, però, quanto la mia.

E’ ridicolo che ogni volta che vi è un disaccordo, mi venga messa dinanzi la ‘loro’ spiritualità. In contrapposizione con la nostra assenza di spiritualità.

Mi permetto di dire che essere laici, tutti i giorni, ed etici, tutti i giorni, è una fatica non da poco. Perchè non me lo dice un prete, non mi salvo l’anima, non acquisisco benemerenze. Lo faccio per me stessa. Per la mia coscienza. E credo che la mia libertà finisca dove inizia quella di un altro.

E che se non ti obbligo ad accettare le mie regole, tu non puoi obbligare me a giocare solo con le tue. Perchè c’è posto per tutti. Ma bisogna imparare l’educazione.

51 pensieri su “Io tutto, io niente, io stronzo, io ubriacone, io poeta, io buffone, io anarchico, io fascista, io ricco, io senza soldi, io radicale, io diverso ed io uguale, negro, ebreo, comunista!

  1. non avrei saputo dirlo meglio.
    a mio modo, l’ho detto con una lista di libri.

    e devo pensarci anch’io, al testamento biologico. ma sul serio.

  2. Anche con l’eterologa, cara. E conosco tizi che fingono famiglie da Mulino Bianco per incontrarsi la sera col fiancé. E la domenica tutti belli e lindi alla messa. Però non è esattamente il punto. Capisco le truppe cammellate formate dal clero. Meno gli azionisti di riferimento. Alza la mano e dì che non sei d’accordo. Che ci credi, anche. Ma che non sei d’accordo.

  3. Come ho scritto dalla povna, uno stato laico deve dare gli stessi diritti a tutti i cittadini. Punto. Forse ho capito male quello che scrivi, ma non credo che serva a qualcosa aggiungere che sono cattolica. Sono anche separata se è per quello e la domenica alla messa non faccio la comunione. Ma cosa c’entra? Il mondo cattolico impone la propria convinzione solo in Italia con il beneplacito di gente che va notoriamente a mignotte, tra l’altro…Non è polemica, eh, se ti embra malposto cancella pure.

    • Non l’ho inteso come polemico. E neppure come malposto. Ti chiedo però: quanti la pensano come te? e quanti praticano la doppia morale? Quante fanno contraccezione (per fare un esempio), per poi cavarsela con quattro Pater e tre Ave? Sono contro il divorzio, l’aborto, la contraccezione, l’omosessualità (in sé, prima ancora del problema coppia). Vorrei sapere quanti vivono realmente secondo dogmi e precetti. E poi tiriamo una somma. Qui non si discute di fede. Ma di metodo.

      • ma io sono d’accordo che non valga la doppia morale e che siamo pieni di sepolcri imbiancati. Quello che non capisco è perchè uno debba dire “io sono a favore delle unioni civili e sono cattolico”. Io sono a favore delle unioni civili perchè uno stato deve dare pari opportunità a tutti i cittadini. Non so se mi spiego, ma non credo che il fatto che io sia cattolica aggiunga qualcosa. Proprio perchè si discute di metodo.

      • Infatti. Ma non è a me che lo devi dire. Per me tu sei connie, sei a favore delle unioni civili e la tua cattolicità o meno, non toglie o aggiunge nulla alla persona che sei e che stimo. però credo che internamente, se in molti dicessero siamo a favore delle unioni civili, qualche mal di pancia, essendo in fondo voi gli azionisti di riferimento, lo generereste. E anche lì, senza bisogno di dirvi cattolici, visto che, se siete lì, per quello sarà

  4. guarda, rincaro quanto scrive pellona: nutro il forte dubbio (che oramai rasenta la certezza) che religione – qualunque – e proselitismo siano ontologicamente inscindibili. a prescindere. non v’è rimedio (e personalmente non trovo grande differenza tra azionisti di riferimento e truppe cammellate). altro discorso è che qui, in italia, abbiamo poi la sfortuna e l’aggravante di vivere in provincia vaticana.

  5. Condivido ogni tua riflessione, in specie sui molti (per fortuna non tutti: Connie, Annika, Rose, Pens, per citare i primi nomi di blog-amici con i quali ci confrontiamo sia qui sia da me quotidianamente sono esempi in controtendenza) cattolici che non sono d’accordo con la ditta, ma non lo dicono.
    E poi condivido ancora di più, se possibile, l’osservazione sulla rigorosità purista della morale laica, che è intransigente quanto quella di una qualsiasi religione, con in più la questione del bene per il bene e di nessuna speranza per un dopo che non sia due metri di terreno e poca putrefazione (mangiamo troppe schifezze persino per diventare buon organico, oramai).

    • Purtroppo sono minoranza. Come dicevo a Pens, li rispetto due volte. perchè restano e dicono di non essere d’accordo. Sull’altro aspetto, devo dire che certi giorni è durissima. Soprattutto il sapere che se varchi la linea che ti sei dato una volta, la varcherai sempre. Perchè il senso di un limite è proprio la sua invalicabilità. Per il resto, io non intendo passare per la putrefazione e ho già disposto in tal senso

  6. Mi rallegra sapere di avere al fianco tante persone che la pensano come me, mentre mi sembra di vivere in una società oltranzista di persone per le quali imporre la retta via a chi la pensa in maniera diversa sembra essere la missione della vita convinti che la loro verità sia l’unica Verità e che i dubbiosi che vivono secondo la loro morale e che niente vogliono imporre agli altri, siano dei nemici da convertire o da combattere.

  7. Sono assolutamente daccordo con te, iome. Libera chiesa in libero stato.
    Permettimi di dire anche che son cattolico, vado a messa ogni domenica, e frequento i sacramenti.
    Questo pert far capire, come dici tu, che molti cattolici sono + progressisti di molti laici. E anche molti preti, che poi maledicono i loro superiori, che se ne escono con certe cose, senza sporcarsi mai le mani e poi lasciano loro parroci a fare i conti con la vita vera, ogni giorno.
    Debbo anche dire (non è il tuo caso) che spesso ho avuto a che fare con laici più aggressivi ed insopportabili, nella loro acredine antireligiosa di un ciellino che parli di aborto. Vogliamo capire che non tutti i cattolici sono focolarini o neocatecumenali ? (io ho avuto Scola come vescovo per anni, lo capissero pure i prelati sarebbe solo ora e tempo)
    Sulla mensa del Papa, la penso come “pensierini”. Spero solo che duri e tenga duro, ma non sarà facile. Non illudiamoci: ne parleremo tra 50 anni, forse.

    Anonimo SQ

    • Credo sia la reciprocità di libertà il punto. Come dicevo, sarei pronta a morire perchè un ciellino possa continuare a pensarla come gli pare. purchè lui non obblighi me a pensarla come lui. Voi ci siete. Penso a te, Pens, Rose, Solsido, Connie, Annika e molti altri. MA è il movimento di fondo che non intravedo

  8. Sono cattolica. Penso che la maggior espressione della cristianità sia il rispetto per tutti gli esseri viventi. Per questo credo che la famiglia sia espressione di amore e che ogni persona che si ami abbia la possibilità di costruirsi una famiglia, a prescindere da come questa famiglia è costituita.
    Penso che un essere umano possa amare. E basta. Per questo credo che ci sia la necessità di gestire l’esigenza di unioni civili per tutti.
    Credo che la mia libertà di avere un bambino in modo tradizionale non debba cozzare con la libertà di un altro di usare metodi diversi a causa di problemi che gliimpediscono di diventare genitore. Credo che un divorziato cattolico debba potersi accostare ai sacramenti se lo desidera perchè l’insegnamento cristiano è di accogliere non di respingere.
    E credo che la Chiesa debba prendere coscienza di tutto questo.
    Sono stata espulsa da un blog cattolico, cortesemente eh, per questi pensieri.
    Per questo si a volte è necessario dire che si è d’accordo con le unioni civili MA si è cattolici…Bel post cara Iome

    • Sono cattolica.Personalmente sono a favore delle unioni civili anche se non capisco perché gli omosessuali abbiano la fissazione di sposarsi quando gli eterosessuali frequentano il matrimoni sempre di meno.
      Detto questo vorrei precisare che un cristiano se lo e’ realmente,vive la propria vita cercando di essere coerente con il proprio credo non perché andrà in Paradiso ma semplicemente perché non potrebbe mancare a quella che è una sua scelta di vita.E non è così facile.Non scherziamo su questo:quante volte ho dovuto operare scelte difficili,anche umanamente incomprensibili,perché lo ritenevo giusto per la mia vita di fede.
      Su alcuni temi poi ,indipendentemente dalla religione,ho le mie idee.Dare la possibilità di adottare un bambino a una coppia omosessuale lo trovo sbagliato per tanti motivi.Ho votato ai tempi per il mantenimento della legge sull’aborto perché lo trovavo giusto.Io non avrei mai abortito ma era un fatto mio personale.Ditemi però perché anche persone atee o non praticanti di ostinano a far battezzare i propri figli.Che senso ha?Non

      • Chiedo scusa per le imprecisioni di battitura e punteggiatura.Con il cellulare e’ complicato essere precisi.
        Concludendo il discorso sul battesimo volevo dire che è diffuso il pensiero”intanto lo battezzo poi si vedrà…”.Ma il battesimo non è un vaccino e all’inferno i bambini non ci vanno.
        Che cosa c’entra poi ?

      • Errori? Imprecisioni? Questi correttori automatici sono una strage 🙂 Parto dal fondo. Siamo un paese cattolico, come impostazione. Anche noi laici cresciamo comunque impastati di una cultura sedimentatasi nel tempo. A volte si battezzano bambini o ci si sposa in chiesa per non ferire sensibilità (per lo più i nonni). Sul resto, sono certa che vi sia una parte, neanche minoritaria, di persone che la pensano come te. e che vivono la fede in modo profondo e autentico. Ma lasciami aggiungere, che di doppie morali ne ho viste un’infinità. Sul resto che dire. Penso che le coppie omosessuali anelino all’uguaglianza. E che ciò passi per il matrimonio. Poi, saranno infelici come gli altri, suppongo. Sottolineo. Parlo di matrimonio, in senso stretto. Non di unioni civili. Non sviliamo. Il loro reciproco sentimento vale quanto quello mio e dell’Uomo. Quanto alle adozioni, non ho invece, nulla in contrario. Conosco coppie gay cui lascerei in totale serenità mia figlia. E coppie etero cui non affiderei manco una cocorita. Credo anche che di fronte alla solitudine dell’abbandono o di un istituto, due papà o due mamme siano comunque una situazione da preferire.

    • Grazie Rose. Non solo per la tua testimonianza di cattolica che non rinuncia ad essere se stessa, ma anche (soprattutto) per quella testimonianza emblematica. Cortesemente, ma hai dovuto accomodarti fuori. Nonostante la tua fosse una critica costruttiva, apportata dall’interno. E’ questo mettere a tacere l’opposizione che disturba.

  9. E’ vero che Guccini s’è sposato due volte, però … che ci sta a fare nel titolo? (va bé, lo sai che lei ama mettere questi brani all’inizio, non è la prima volta. Non mi dire che non ti va bene Guccini).
    Alfano è uno dei peggiori? Evabbé, ormai siamo al fondo del barile, d’altra parte non siamo messi meglio neanche a presidenti del consiglio, voglio dire. Ad ogni buon conto ad Alfano non capiterà neanche di rimanere nella Storia, come invece avviene ad un suo predecessore (che lo precede anche nella classifica dei peggiori): “ e cosa fa quel Mario Scelba / con la sua Celere Questura / ma i comunisti non han paura … etc”.
    Sulle sentinelle ho già detto: “O sentinella ritorna al tuo posto sotto la tenda a riposar”. Ecco, non è che voglia introdurre il tema “alpini e omosessualità”, perché temo che finiremmo in un inedito di Opera buffa (tanto per restare a Guccini). Semmai m’interessava il tema dell’inferno. Se ne parla come di un luogo fisico, individuabile sulle mappe(?), ma nel caso credo dovremmo chiedere consulenza a Marc Augé ed allora, bé sì, lì ci stanno pure i bambini.
    Mondo cattolico? E come si fa a parlarne con reale comprensione dell’intero fenomeno? Si va dai seguaci di Marcinkus e di Lefebvre a quelli di don Gallo e di Luigi Ciotti, passando per quelli, numerosissimi, che non conoscono né gli uni né gli altri. Per quel che mi riguarda, feci in quel mondo un breve passaggio e mi fermai qua: http://youtu.be/sejVbfxB9Is
    ma si sa: un laudator temporis acti sono.
    😉 buona giornata

    • Alla prima ti sei risposto, che meglio non avrei saputo fare. Aggiungo solo che lo stralcio si riferiva ad una certa difficoltà di accettazione dell’altro, proprio delle sentinelleinpiedi (che per me potrebbero starsene pure sedute). Scelba. No, Scelba è altra cosa. E lo metto, in tal senso, insieme a Cossiga Andreotti e Scajola. Alfano è un meschino, un procacciatore di voti, un vecchio DC. Gava era omeopatico (cit. Benni) rispetto a ciò che avrebbe dovuto combattere. Ma Scelba, Cossiga, Scajola e Andreotti, no. Li entriamo in un’altra categoria. Ben più esecrabile. Marcinkus e Lefebvre? Don Gallo e Don Ciotti? Lascio gli estremi, vorrei che chi sta in mezzo, e son tanti, facesse sentire la propria voce. Il link è una preziosità. Una buonissima giornata a te 🙂

  10. Credo in questo dibattito ci stia, a latere, il commento che ho messo da “sportelloutenti” sull’arretratezza del ns disgraziato paese, ma non in astratto, nei singoli che conosciamo e incontriamo ogni giorno, che troppo spesso sono sotto ogni aspettativa (nel mio caso i colleghi docenti universitari).
    Ricordo un conoscente che, sul matrimonio eventuale dei preti affermò che “se i preti si sposano, allora non posso più credere, allora Dio non c’è, casca tutto”. Gli feci presente che i pastori, i rabbini, gli ortodossi e persino i preti cattolici di rito orientale si sposano. Mi disse di piantarla o se ne andavano lui e sua moglie (eravamo ad una cena con amici): dovetti tacere.
    Ed è una persona apparentemente buona ed intelligente. Solo un po’ del nord-est.

    Anonimo SQ

  11. Io sono cattolico, non ho problemi ad ammetterlo. E devo darti ragione che tra noi (cattolici) a criticare le Sentinelle siamo davvero in pochi. La cosa mi rattrista almeno quanto vedere che c’è pochissimo movimento “contro” anche di chi cattolico non è. Nel senso, sono convinto che una maggioranza che manifesta contro una minoranza sia sempre un’aberrazione. Ed una gran perdita di tempo, oltretutto.

  12. Anche se con qualche giorno di ritardo e anche se non credo che aggiungerò molto al dibattito e anche se intervengo per la prima volta su questo bel blog, che però seguo silente da quest’estate, ci tengo a dire che anche io sono cattolica, e praticante, eppure dissento profondamente con qualsiasi manifestazione similsentinelle. Perché è vergognoso che qualcuno creda che essere cattolici sia fare del moralismo, quando Gesù Cristo era tutto, fuorché moralista. Una qualsiasi morale che venga prima della persona umana, del suo dolore, della sua fatica, della sua felicità, della sua verità è disumana per definizione, secondo me, ed è quanto di più lontano esista dalla mia fede. Purtroppo la mia sensazione è che ignoranza e arroganza abbondino in ogni dove, e trovare persone equilibrate e coerenti, e soprattutto umane, sia sempre molto difficile, sia tra laici, sia tra cattolici.

    • Grazie, per questo commento. Che ha un taglio di spiritualità profonda, sulla figura di Gesù Cristo, e che dovrebbe essere memento per molta parte di quel clero che l’ha tradito. Le sentinelle non le cito, che la profondità di quel messaggio non sarebbero in grado di coglierla. E grazie, soprattutto, per aver riportato tutto all’essenza. Vale a dire l’equilibrio e le coerenza

  13. Io ero cattolica, e alzavo la mano di continuo, non fosse altro per fare delle domande. Poi anche per dire la mia.

    Adesso, se qualcuno mi chiede perchè non sono più cattolica, io dico semplicemente: perchè sono una donna, e una donna che pensa con la sua testa non può, onestamente, essere cattolica.

    Non voglio offendere nessuno. E’ semplicemente come l’ho vissuta io. Non è che io voglia insultare le credenti: intendo dire che al sistema “Chiesa cattolica” dà ancora fastidio che le donne pensino, e dicano, la loro. Sono in ritardo di secoli sull’umanità, e io non posso farci niente, come purtroppo non possono le molte persone che ci credono sinceramente.

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