Se altrove si poteva “raccontare la mia vita dai denti che ho perduto, o dalle volte che ho visto la neve”, altrettanto facilmente la si potrebbe raccontare dalle vagonate di pattume televisivo che ho visto.
Sono i cartoni animati, le fiction, le soap, le telenovelas, le serie televisive, i telefilm.
Sono la mia infanzia, la mia adolescenza, la mia maturità.
Sono la me immarcescibilmente cazzara, la stessa che ogni mercoledì attende Chi l’ha visto e la Sciarelli, gran sciamana di tutte noi, pronta a celebrare il vero, grande sport nazionale: farsi i cazzi altrui seduti in salotto.
Sono la mia anima pop, che non si vergogna mai di ciò che guarda.
Sono i ricordi, quella condivisione generazionale che non avremo mai più, persa con l’arrivo di millemila canali, dei cartoni a tutte le ore, degli streaming, delle pay-tv, delle pay-per-view, dei tablet, e di tutto il resto.
Sono storie del mercoledì e le potete trovare tutte qui