E non abbiam bisogno di parole

Malpensa. Interno giorno. Mezz’ora fa ottemperavo ad uno dei miei riti pre-partenza e guardavo i titoli esposti dei libri in vendita.

Intendiamoci, non vi si è mai trovata sta gran letteratura su quegli scaffali.

Ad un certo punto una copertina chiama l’occhio perché richiama (ma proprio tanto, eh) quella di Fai bei sogni di Gramellini (che peraltro lessi e non mi entusiasmó particolarmente).

Scopro così trattarsi de ‘il cuore oltre gli ostacoli’. La biografia dei primi quarant’anni di Michaela Biancofiore (zí con l’h ci sta pure sulla copertina, non è un refuso).

La Biancofiore, dico, una che in tv ha i fastidi suoi a mettere insieme soggetto, complemento e verbo.

Comincio a temere che non vi sia davvero speranza di redenzione per noi.

16 pensieri su “E non abbiam bisogno di parole

  1. Ma quand’anche li mettesse insieme (intendo soggetto, complemento e verbo) quale apporto darebbe la sua biografia? Ogni vita merita di essere vissuta, ma di lì a pensare che ciò possa costituire un interesse pubblico…

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