Un buon terzo del libro trascorre fotografando la vita di una casa di ringhiera.
Un appartamento dopo l’altro, un inquilino dopo l’altro.
C’è il Consonni Amedeo, tappezziere in pensione, nonno part-time, appassionato di crimini insoluti di cui gelosamente conserva e classifica ritagli di giornale, c’è la famiglia che dovrebbe essere quella del Mulino Bianco, e invece il papà è alcolizzato; c’è la coppia del Sud, lei procace, lui manesco, che un po’ si ama e molto litiga; c’è la vicina, malevola e impicciona, gretta e meschina, molto spiegabilmente sola; c’è la professoressa dal passato misterioso, un po’ fidanzata col Consonni; c’è l’ottantenne ossessionato dalla sua Opel Vectra.
E proprio mentre tutta questa descrittività inizia vagamente ad annoiare, e cerchi di trovare un senso a tutti questi “ritratti di famiglia in un interno”, inizia a capitare di tutto: il padre alcolizzato scompare, la coppia del Sud ha una lite violenta, e subito dopo lei svanisce nel nulla; il Consonni s’improvvisa detective per scoprire l’assassino di un appassionato di storia egizia e viene rinchiuso in uno sgabuzzino, mentre minacciano di uccidergli il nipotino, l’ottantenne buca le ruote a chi gli ha usurpato il posto auto in cortile e i bambini cercano di aiutare il papà.
Il romanzo ha un’accelerazione improvvisa, con una girandola di situazioni, che, un po’ per caso, un po’ con l’intervento a volte improvvido degli inquilini, si intrecciano, ingarbugliandosi e suggerendo false piste, facendo virare il giallo su una commedia amara.
Quando arriva la polizia, ogni inquilino pensa che la volante sia lì per lui.
Irriverente, delicato, profondo, mai stonato, alla ricerca della bellezza anche nella mediocrità delle situazioni. Un romanzo che ci ricorda che nessuno è mai del tutto innocente.
Dopo davvero troppo, troppo tempo, per il venerdì del libro di homemademamma
Ruberò anche questo.
Grazie.
Fight For Love (DJ Fudge Remix)
Prego 🙂
False piste, sensi di colpa: uh, troppo familiare col mio vissuto per piacermi.
Il vissuto siamo noi. Il che non significa, però, che talvolta sia di pessima compagnia
Appunto.
grazie del consiglio
Prego, cara!
Mi hai parecchio incuriosito! Lo cercherò.
Per questo io amo il Venerdì del Libro: mi fa conoscere autori nuovi e mi dà un sacco di spunti 🙂
Buona domenica!
Mi fa piacere. E se ti va fammi sapere poi se ti è piaciuto
un libro gradevolissimo, ironico, non pretenzioso (a tratti si ha l’impressione che Recami ironizzi anche su stesso: vi racconto questa storia semplice perchè sono uno scrittore da ringhiera).
ml